Legge 231/2001 – Informativa sulla Responsabilità Penale degli Enti

Consulenza sulla legge 231/01

La nostra agenzia di formazione, Infolog S.r.l., svolge consulenza e formazione aziendale sulla legge 231/01 (Informativa sulla Responsabilità Penale degli Enti).

Il d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 ha introdotto, per la prima volta, nell’ordinamento italiano la responsabilità
penale delle persone giuridiche (enti pubblici economici, società, imprese, fondazioni, associazioni non riconosciute).
Attualmente, quindi, l’ente è chiamato a rispondere penalmente se determinati soggetti operanti al
suo interno (soggetti in posizione apicale o dipendenti, ma anche soggetti non necessariamente in
organigramma, come consulenti o procacciatori) commettono uno dei reati presupposto, specificamente elencati negli artt. 24‐26 del d. lgs. n. 231 del 2001, tra i quali i reati societari, i reati ambientali, ma anche l’omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

La consulenza che si intende offrire si estende anche alla costruzione del modello organizzativo,
nonché agli ulteriori strumenti di vigilanza e controllo sulla adozione del modello stesso, previsti dal testo di
legge, allo scopo di elaborare un “pacchetto 231” per le imprese, il più possibile esaustivo e rispondente alle
esigenze concrete del singolo operatore economico.

Vantaggi dell’adozione di un MODELLO 231

1. una migliore gestione di tutte le certificazioni di cui l’impresa si sia già dotata, poiché necessariamente le ingloba e genera sulle stesse una forma di controllo continuo.

2. possibilità di partecipare a gare in posizione privilegiata per le imprese dotate del Modello 231.

3. maggiori possibilità di collaborare con ditte che già hanno adottato il Modello Organizzativo 231 poiché le numerose imprese che si sono già dotate del Modello 231 pretendono che chi collabora con loro ne sia dotato.

4. sarà metro di valutazione dell’affidabilità dell’impresa ed assumerà rilievo sia per la concessione di finanziamenti pubblici sia per l’accesso al credito bancario infatti l’art. 5 del DL 1/2012 (c.d. Decreto Cresci Italia) introduce il Rating di legalità: nell’assegnazione del miglior Rating si segnala l’attitudine della singola impresa alla prevenzione dei reati. La
dotazione di un modello 231 è, dunque, presupposto per la partecipazione a gare d’appalto presso molte PA, ma soprattutto parametro di riferimento delle banche per l’erogazione del credito.

5. Ovviamente l’adozione del Modello 231 costituisce esimente per l’impresa nell’ipotesi in cui, nonostante il modello, venga commesso un reato da parte di un soggetto che ne fa parte. L’impresa con un modello 231 implementato non viene sottoposta a misure cautelari e, una volta verificato il corretto funzionamento del modello stesso, non subisce nemmeno la condanna.

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